Monti Sibillini e dintorni. Terre da vivere al ritmo della natura.
I Monti Sibillini o Monti Azzurri, come li definisce Leopardi nell’Infinito, sono un tratto dell’appennino umbro-marchigiano ancora lontano dal turismo di massa. Abbracciati alle colline che degradano fino al mare, i Monti Sibillini alternano versanti dolci e boscosi a creste e altipiani affacciati su panorami sconfinati. Terra di magia e mistero, fin dall’antichità sono conosciuti per la leggenda della Sibilla, sapiente regina con una corte di meravigliose fate dalle zampe caprine e altre creature incantate.

Il Parco Nazionale dei Monti Sibillini
Nel 1993 è stato istituito il Parco Nazionale dei Monti Sibillini per preservare la biodiversità di queste terre, habitat di lupi, caprioli, cervi, gufi, aquile, camosci e altre animali, ma anche di delicate specie floristiche come le orchidee selvatiche, le genziane, i ranuncoli, le peonie, i narcisi e i fiordalisi che a tarda primavera colorano i vasti prati in quota.
La peculiarità naturalistiche, morfologiche e antropologiche conferiscono ai Monti Sibillini un fascino particolare che tiene insieme in armonia, l’opera dell’uomo e quella della natura, storia e leggenda, esoterismo e tradizioni religiose, in un susseguirsi di scenari variegati.

Vette e valli
Tra le vette più famose c’è il Monte Vettore con il misterioso di Lago di Pilato e il magnifico Monte Sibilla, leggendaria porta d’accesso al regno fatato, c’è Palazzo Borghese con il suo lago che appare e scompare, e poi il Monte Priora e il Monte Porche, il Pizzo del Diavolo e la Cima del Redentore, il Monte Bove e Pizzo Berro, Castel Manardo e Pizzo di Meta, senza dimenticare il piccolo canyon delle Lame Rosse sopra il Lago di Fiastra. Di straordinaria bellezza anche le gole scavate dai fiumi, come quella dell’Infernaccio, della Valle dei Tre Santi e della Valle del Rio Terro con le piccole cascate nascoste.

Borghi, santuari e monasteri
Visitare i Sibillini significa immergersi in una cultura dalle antiche radici, testimoniate dai numerosi piccoli borghi, come Sarnano, Montemonaco, Montefortino, Smerillo, Montefalcone Appennino e molti altri, e dai tanti monasteri, santuari ed eremi avvolti da una spiritualità ancestrale, come il Santuario di Macereto e quello dell’Ambro, l’Eremo di Soffiano e quello di San Leonardo, l’Abbazia di San Vincenzo e Attanasio e la Chiesa di Santa Maria in Pantano.

All’aria aperta, in ogni stagione
Ogni stagione mostra un volto diverso: le fioriture a primavera come quella dei Piani di Ragnolo a Sarnano e di Castelluccio di Norcia, i boschi colorati in pieno autunno, le cime rigogliose d’estate e il bianco scintillante delle piste da sci in inverno.
Scoprire i Monti Sibillini significa immergersi nella natura e muoversi ai suoi ritmi, dettati da un connubio di calma e vitalità, pace ed energia.
C’è che scegli il passo lento del trekking e chi il ritmo sostenuto della mountain bike, chi segue il corso dei ruscelli fino a una pittoresca cascate e chi si inerpica sulle creste per guardare più lontno, chi si tuffa in avventure adrenaliniche lungo i percorsi di down hill e bike enduro e chi respira la tranquillità a pieni polmoni nel folto del bosco.